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martedì 9 novembre 2010

Un video su “Cittadini imbianchini”

E’ disponibile il video, realizzato da Videocommunity, sull’esperienza dei cittadini imbianchini. Il video racconta l’azione in tutte le sue fasi: il lavoro di mappatura dei muri rovinati o sporcati, le riflessioni fatte in gruppo per scegliere su quali muri intervenire, l’esperienza e la competenza di Contrada Torino, l’entusiasmo dei cittadini che sono intervenuti, la curiosità degli altri residenti affacciati alle finestre… Per noi è stata una bellissima e concreta esperienza di cura del quartiere che siamo contenti di poter rivedere e condividere con tutti voi.

Per vedere il video clicca qui

lunedì 5 luglio 2010

Giornata di scambio ai giardini di Borgo Dora

  

Ieri ai giardini di Borgo Dora si è svolto un pomeriggio SenzaMoneta! è stato un momento d'incontro dedicato allo scambio di beni, prodotti e conoscenze senza passaggio di denaro, un’opportunità per sperimentare il riuso ed evitare lo spreco. 
Si è scambiato di tutto: un porta-candele fatto riciclando cartoline e lattine contro una poesia, una ceramica fatta da detenuti minorenni contro una barzeletta per la web-tv del carcere, un vestito contro una ricetta, una saponetta contro un'ora di pulizie, un libro contro un bicchiere di tè o per farsi gonfiare le ruote della bici.
Ha fatto molto caldo ma il giardino era pieno! 
Ringraziamo tutti i partecipanti per questo momento di scambio e divertimento!





Grazie a Manamanà, ideatore dell'evento e alle associazione che hanno risposto alla chiamata: Oil, Sermig, Coopi, Co-abitare, Ylda, Aporti aperte, Bazura, Banca del Tempo, Amece, Papalagi, 2PR, il Gas Bioconsumo. 
Un grazie speciale al Campanile e al laboratorio di capoeira che ci ha regalato un bel momento di condivisione!



venerdì 18 giugno 2010

Cittadini imbianchini

Dopo un'anno di lavoro con abitanti e lavoratori di Porta Palazzo sul tema della sicurezza integrata, abbiamo deciso di sperimentarci su un'azione concreta e simbolica di cura del nostro quartiere: perché non ritinteggiare qualche muro pieno di graffitti e scritte? La nostra proposta è stata accolta da un gruppetto dinamico e insieme abbiamo scelto di intervenire su tre muri con caratteristiche diverse.
Il primo muro è quello all'angolo con piazza della Repubblica e via Priocca, il secondo è il muro della scuola materna Mameli all'angolo con via Andreis, il terzo muro è quello dei bagni pubblici vicino al ponte Carpanini. Quest'ultimo muro grigio ospita un'opera di un'artista torinese, BR1, bella e colorata  ma rovinata da un atto vandalico. In particolare il volto della donna rappresentata è stato strappato. In questo caso abbiamo deciso non solo di ripulire il muro ma anche di ridare un volto a questa donna e di fare qualche aggiunta all'opera con alcuni disegni realizzati dai bambini che frequentano il giardino di Borgo Dora, di fornte all'opera.
La settimana scorsa quindi, anche grazie alla collaborazione della Fondazione Contrada Torino e del Settore Arredo Urbano della Città, ci siamo armati di pennelli e colore e abbiamo ripulito questi tre muri. Certo non abbiamo cambiato la faccia del quartiere ma abbiamo, nel nostro piccolo, contribuito a migliorare il decoro del luogo in cui viviamo e lavoriamo.

Un grazie sincero a tutti quelli che hanno partecipato: Mohamed, Moustapha, Daniele, Marco, Simona, Abdelaziz, Eleonora, Fanny, Sandrine, Moulay Hafid, Isabel, Antonio, Carlo, Germano, Corrado, Irene e Paolo. Grazie anche a chi avrebbe voluto esserci e non ce l'ha fatta, sarà per la prossima volta.

Foto: Paolo Properzi

martedì 15 giugno 2010

Un mercoledì a parlare di sicurezza

Mercoledì scorso a conclusione del progetto Io non ho paura, si è svolto un seminario tra Cittadini, Istituzioni e Stampa per dialogare intorno al tema della sicurezza e delle narrazioni di un territorio. È stata un’occasione di confronto per, da un lato, tirare la somme di 10 anni di Comitato sicurezza a Porta Palazzo, e dall’altro, ragionare sulla difficoltà di raccontare un quartiere complesso come il nostro e sui strumenti possibili.
Fra i vari interventi vi proponiamo le considerazioni di Alessandro Stillo, rappresentante dell’associazione Vivibalon, in merito al Comitato sicurezza come strumento di partecipazione cittadina:
“Alcune considerazioni sulla sicurezza da parte di una persona che vive a Porta Palazzo, anzi in quella che una volta era chiamata “piazzetta del fumo”, da più di 10 anni.
Innanzi tutto una considerazione che mi viene dopo questi anni di partecipazione al Comitato Sicurezza:  la sicurezza è un misto di realtà e percezione, con il risultato che a volte tra noi cittadini si parla dello stesso angolo di quartiere ma le valutazioni e la percezione della sicurezza o insicurezza del posto sono completamente differente.
Un'altra considerazione, quella molto personale: il termine sicurezza mi provoca sempre un po' di ansia, come se sottintendesse un contrasto, l'insicurezza; mi piacerebbe molto che si parlasse di serenità e di qualità della vita, più che di sicurezza.
Detto ciò, provo a elencare le cose per cui mi è stato molto utile partecipare al Comitato in questi anni:
1 - Il riconoscimento dell’alterità: in parole povere, discutendo, anche animatamente, nel comitato, ho imparato a capire, a immedesimarmi, a confutare, ma sempre realmente, nella vita quotidiana, le opinioni di persone che vivono vicino a me, nello stesso quartiere.
2 - La compensazione della frustrazione: come in molti altri ambiti della vita quotidiana, il confronto e la denuncia del proprio disagio non sempre risolvono le situazioni, ma quasi sempre danno sollievo a chi così può esprimere la propria insoddisfazione. Così è stato per me al Comitato Sicurezza, e credo anche per gli altri cittadini: non si denunciava un caso solo per vederlo risolto, già sapevo e sapevamo che in alcuni casi l'attesa sarebbe stata lunga, ma il fatto stesso di parlarne, di condividerlo con altri, migliorava la situazione.
3 - La comprensione della complessità degli interventi: noi cittadini spesso crediamo che le soluzioni delle Forze dell'Ordine e delle Istituzioni siano innanzi tutto tecniche e lineari. Insomma la linea per andare da A a B è retta. Invece non è così, o per lo meno non è così per quanto riguarda la sicurezza: gli interventi sono complessi, lunghi, spesso intervenire in un luogo scatena conseguenze in altri e quindi le valutazioni non sono semplici al contrario.
4 - La definizione del nostro disagio: parlando in questi 10 anni di tutti questi temi ci siamo riconosciuti: noi, le nostre difficoltà, le angosce e i disagi, ci siamo avvicinati fra noi e siamo diventati una comunità.
5 - Infine la relazione Istituzioni, Forze dell'Ordine e cittadini: se c'è una cosa che devo dire è che partecipare al Comitato Sicurezza ha ridefinito i miei rapporti con Istituzioni e Forze dell'Ordine, ha costruito una prossimità e una comprensione dei loro problemi (e credo sia stato reciproco) che certo non si acquisisce con i contatti normali con queste due entità.
Il Comitato Sicurezza è uno strumento perfetto? No, sicuramente. Si può migliorare? Assolutamente sì, a patto di sapere, come dice una vecchia massima, che il meglio è nemico del bene. Io credo che oggi, se stiamo discutendo di situazioni di irregolarità è perché non abbiamo più davanti lo spaccio pesante, le risse continue, i taxi illegali e molte altre cose.
Certo la situazione può e deve migliorare, ma indubbiamente in questi anni è ogni giorno, faticosamente, diventata meno peggio del passato.”

Grazie ad Alessandro e a tutti i relatori e partecipanti del seminario che hanno permesso un momento di confronto interessante.

mercoledì 14 aprile 2010

I GIARDINI DI BORGO DORA

Sicuramente Porta Palazzo e Borgo Dora pullulano di tanti luoghi in cui fare attività e di tante iniziative che, col tempo, hanno ravvivato lo spirito degli abitanti e quello del quartiere. Altrettanto sicuramente la zona non è disseminata di spazi gioco per bambini o di luoghi in cui genitori e figli possano godersi il pomeriggio insieme!
E’ da questa semplice quanto triste riflessione che siamo partiti all’individuazione dello “spazio da adottare” e la ricerca è stata semplice e veloce: lo spazio c’è già ed è quello dei giardini di Borgo Dora ( lato Maglio, fronte Sermig). E’ uno spazio della Circoscrizione VII che fino all’anno scorso aveva al suo interno dei giochi un po’ malconci e degli spazi molto adatti al gioco ma purtroppo la frequentazione non era propriamente di mamme e bambini. Noi di Gate da un paio d’anni abbiamo provato a rianimare quello spazio, inizialmente coinvolgendo un po’ di genitori poi allargando ai soggetti attivi sul territorio e soprattutto collaborando fin da subito con la Circoscrizione VII. Grazie alla disponibilità di quest’ultima i giardini hanno visto dei nuovi giochi, della panchine ridipinte e degli spazi puntualmente puliti.
Durante l’inverno è stato difficile continuare le attività ma a breve torneremo e non saremo da soli!
Tante associazioni, gruppi e soggetti del territorio e della Città, tanti senior civici e tanti genitori sono ai nastri di partenza…continuate a leggerci e scoprirete che spettacolo di giardini avrà Porta Palazzo!!!!

lunedì 22 marzo 2010

EDIFICIO COMMERCIALE BALÔN_ZERO

Percorrendo via Lanino in direzione via Cottolengo, verso l’imponente complesso della Piccola Casa della Divina Provvidenza, si scorge un grande vuoto urbano di forma triangolare che interrompe l’enfilades di negozi di antiquariato che caratterizzano le vie di Borgo Dora.
Quest’area è stata per diverso tempo oggetto di studio e negli anni interessata da alcune proposte progettuali da parte della proprietà privata, rimaste però incompiute.
Ad oggi si prospetta una nuova fase d’intervento che porterà a compimento il recupero e la riqualificazione della più vasta area di Borgo Dora, interessata in questi ultimi anni da importanti investimenti sia pubblici che privati.
L’area di via Lanino è stata recentemente acquisita dalla Filo Immobiliare srl che, recependo gli input del precedente progetto, attraverso la collaborazione con l’Arch. Longanizzi e ZeStudio realizzerà un edificio a carattere commerciale sul modello dei docks inglesi. Scopo del progetto: definire un disegno di completamento del lotto coerente con la zona storica in cui è situato.
L’edificio denominato “Balôn_zero”, in relazione alla sua localizzazione nello storico contesto del mercato del Balon, insiste su un’area di circa 1900 mq e prevede la realizzazione di una galleria commerciale, con due piani interrati di box auto e due piani fuori terra di locali commerciali.
L’edificio sarà composto da quattro corpi, caratterizzati ognuno per la forma geometrica della copertura: botte, piano, onda, capannone. Il fronte principale si affaccerà su via Lanino mentre gli altri due lati saranno rivolti rispettivamente sulla struttura del Cottolengo e su una proprietà privata a destinazione mista commerciale e residenziale.
L’aspetto esteriore del manufatto, articolato in volumi di forme e geometrie diverse, sarà dominato dal mattone faccia a vista e caratterizzato dall’utilizzo di zinco titanio.

Il progetto in corso di realizzazione potrà accogliere nuove attività e speriamo possa offrire importanti opportunità di rivitalizzazione del territorio.

Per ulteriori approfondimenti clicca qui

venerdì 12 marzo 2010

PROSEGUE IL RECUPERO DEL VECCHIO ARSENALE MILITARE

Chissà quanti abitanti e frequentatori di Borgo Dora si sono chiesti cosa si sarebbe fatto di quell’edificio, a lungo abbandonato, che costeggia il Canale Molassi all’ingresso del Cortile del Maglio? Oggi l'edificio, che ospitava le antiche sellerie dell'Arsenale Militare, si presenta completamente rinnovato e riqualificato: abbiamo chiesto all'Arch. Antonio Tondo, responsabile del progetto per conto del Sermig, di rispondere a qualche domanda.

Quale attività ospiterà o sta già accogliendo l'edificio ristrutturato del Canale Molassi?
La ristrutturazione dell’edificio delle Sellerie del vecchio Arsenale Militare è ultimata. Già da ottobre ospita, nei primi due piani, la “Scuola per Artigiani Restauratori Maria Luisa Rossi”, scuola d’arte riconosciuta dalla Regione Piemonte come Agenzia Formativa Regionale. Vi accedono all’incirca 70 giovani diplomati per apprendere gli antichi mestieri del restauro artistico. La nostra è una scuola di eccellenza, in un quartiere che ha una tradizione di commercio ma anche di artigianato.
Il secondo piano dell’edificio, da settembre 2010, ospiterà un asilo nido di 75 posti (15 lattanti e 60 divezzi). La scelta di realizzare un asilo nido è maturata in seguito alla richiesta dell’Assessorato al Sistema Educativo del Comune di Torino, che ha permesso la realizzazione del nido ai piani superiori provvedendo ad attrezzare un giardino pensile. Si tratta di un nido privato convenzionato con il Comune di Torino. “Il nido del Dialogo” vuole rispondere alle esigenze delle famiglie italiane e straniere, favorendo il dialogo e l’integrazione a partire dall’educazione dei più piccoli. La gestione sarà in collaborazione con la “Cooperativa Liberi Tutti s.c.s.” già esperta nel settore.

Da quanto tempo il Sermig lavora a questo progetto?
I lavori di ristrutturazione dell’ex Selleria sono iniziati a fine 2007.

Il progetto architettonico non è banale, qualche parola su questa scelta.
L’ex Selleria era una costruzione di fine Ottocento, di due piani in muratura portante, con mattoni pieni, intonacati e orizzontamenti con volte a vela su archi ribassati. L’ampliamento di due piani iniziato dai Vigili del Fuoco prevedeva un aumento di altezza dell’edificio con l’inglobamento della preesistenza in una struttura in ferro e vetro con copertura a capanna in lamiera di ferro grecata. Il nostro progetto ha dovuto quindi adattarsi alle strutture metalliche già installate e agli edifici preesistenti. Con gli architetti Giorgio ed Eraldo Comoglio dunque abbiamo cercato una soluzione che  mettesse in rilievo l’origine architettonica della costruzione. Tutta la struttura è stata avvolta da una “pelle” in lamiera forata, in modo da omogeneizzare il tutto in forme il più possibile minimali, per non interferire con il disegno del vicino edificio - Palazzina Aloisio - e con  gli edifici a forma di capannoni industriali di fine Ottocento dall’altra parte della strada. Abbiamo scelto poi di continuare ad adottare energie alternative con la sistemazione dei pannelli solari sulle coperture.

Quanto è stato investito? avete dei partner finanziari?
La ristrutturazione è costata all’incirca 7 milioni di euro. Ne abbiamo ricevuti 500.000 dalla Compagnia San Paolo e 500.000 dalla Regione Piemonte. Tutto il resto è arrivato da donazioni di gente comune, di giovani, di privati da tutta Italia.

Quali sono le tempistiche di messa in funzione?
Prima dell’estate tutto sarà in funzione, compreso l’alloggio dell’ultimo piano, dove vivrà un gruppo di giovani che ha scelto l’Arsenale come casa e che collaborerà fattivamente alla gestione dei servizi che si svolgeranno all’interno dell’ex Selleria.

Come valutate l'impatto che avranno queste nuove attività sul quartiere?
Questi due servizi sorgono a fianco dell’Ospiteria dell’Arsenale della Pace aperta nel 2006. Con tali ristrutturazioni crediamo di aver contribuito, per quanto dipende da noi, alla riqualificazione della nostra zona. Abbiamo cercato sempre di rispettare l’antico e di valorizzarlo in modo che chi lo abita, la gente che vive in Borgo Dora e quanti visitano questo angolo di Torino, trovino spazi armoniosi, puliti, belli da vedere e da vivere.

Link: http://www.sermig.org/_ita_pub/index_ita.php

giovedì 18 febbraio 2010

APERITIVO M'ILLUMINO DI MENO


Venerdì scorso al Cortile del Maglio, tra una candela e un bicchiere di vino, un sorriso e un saluto, ci siamo commossi.
Abbiamo visto tantissimi cittadini di Porta Palazzo (alla fine eravamo più di un centinaio) che hanno scelto di passare del tempo insieme, nonostante la temperatura ancora molto fredda, condividendo cose da mangiare e da bere, chiacchierando con gli altri, scattando fotografie.

E’ stata un’iniziativa, trasversale alle età (c’era anche un bebè di un mese e mezzo nella fascia insieme alla sua mamma) e ai gruppi, che ha avuto un forte elemento collante nel tema della sostenibilità ambientale ma anche nel desiderio di creare momenti di incontro e aggregazione nel quartiere. Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato, che hanno arricchito il buffet comune, che hanno spento le luci di casa per scendere in piazza (o meglio nel cortile) e stare insieme.

Anche la risposta dei commercianti di Piazza della Repubblica è stata molto positiva, in tanti hanno aderito e appoggiato l’iniziativa: il tema della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico hanno incominciato a fare breccia nel quartiere di Porta Palazzo!

Foto: Maria Vernetti

giovedì 28 gennaio 2010

UNA MAPPA PER TUTTI: NESSUNO ESCLUSO!

Come vi ricorderete, dallo scorso novembre ci siamo dotati di uno strumento a servizio di Porta Palazzo: una mappa per raccogliere le criticità del quartiere ma anche i confini all’interno dei quali gli intervistati si muovono. La mappa, presentata al Comitato Sicurezza di Porta Palazzo, offre un’opportunità per leggere i cambiamenti e programmare interventi e azioni.
Gli operatori del Comitato Progetto Porta Palazzo ad oggi hanno incontrato una quarantina di persone, residenti e lavoratori del quartiere, ai quali hanno chiesto di dedicare un po’ del proprio tempo per ragionare sul tema della sicurezza integrata. Attraverso la somministrazione di un questionario viene analizzato il grado di soddisfazione relativo agli aspetti architettonici che il quartiere offre, alla viabilità, ai servizi, alle relazioni sociali e al senso di appartenenza. A seguito del questionario viene chiesto all’intervistato di segnalare il perimetro all’interno del quale si muove, quali sono i luoghi a cui è maggiormente affezzionato e quelli meno; l’intervista si conclude con la richiesta di segnalare le criticità specifiche riscontrate sul territorio.
I risultati di queste prime interviste raccontano di alcuni luoghi vissuti come particolarmente positivi: è il caso della Piazza che con il suo mercato, diviene il fulcro della vita di Porta Palazzo, ma anche Borgo Dora che con il Balon è un punto di riferimento per gli intervistati.
Il nostro lavoro di incontro con la cittadinanza è in evoluzione, dunque se avete voglia di raccontarci la vostra Porta Palazzo vi invitiamo a contattarci!

martedì 22 dicembre 2009

NATALE A BORGO DORA: INTERVISTA A UN ABITANTE

Anche quest’anno Borgo Dora e il cortile del Maglio ospitano i banchetti del Mercatino di Natale: quasi 150 espositori, spettacoli, animazione di strada, giochi per bambini e concerti. Tra le bancarelle si percepisce un’aria di festa, si intrecciano colori e colgono profumi diversi.
Siamo andati a intervistare un giovane residente per scoprire l’atmosfera che si respira e cosa cambia durante questa iniziativa.
Santiago è un giovane architetto, residente da circa 3 anni a Borgo Dora, vive proprio dirimpetto alla piazza che accoglie i mercatini. Scopriamo cosa ci ha raccontato.
Santiago, siamo curiosi di sapere, attraverso gli occhi di un residente, che clima si respira in questi giorni a Borgo Dora?
Durante il mercatino di Natale Borgo Dora attira gente da tutta la città e da fuori, incuriosita dalle bancarelle e alla ricerca di idee per i regali. L’offerta sembra interessante con espositori provenienti da tutta Italia e dall’estero. La location è quella dell’affascinante area dell’ex-Arsenale militare recentemente riqualificato e fulcro dello storico mercato del Balon. Ho scelto di venire a vivere qui perché mi piace l’atmosfera del quartiere e sono contento che occasioni di questo tipo facciano scoprire questa parte di città molto caratteristica.
Possiamo dire che il mercatino ha delle ricadute positive per il quartiere?
Senz’altro! Si respira quasi un clima di festa, gli abitanti sono contenti e anche i commercianti e gli artigiani della zona hanno benefici sia economici che di visibilità per il notevole passaggio di gente. Borgo Dora è un luogo con molte potenzialità e credo che queste iniziative possano contribuire ad aumentare il senso di appartenenza nel quartiere.
C’è qualcosa che miglioreresti?
Mi piacerebbe venisse allestito uno spazio conviviale e aggregativo, magari all’interno dei giardinetti di Borgo Dora, dove soffermarsi, fare due chiacchiere e consumare i diversi prodotti enogastronomici che vengono offerti.
Ringraziamo Santiago per il tempo che ci ha dedicato e ci auspichiamo, insieme a lui, che questo territorio continui a scommettere sulle proprie risorse e a offrire momenti di incontro per tutta la cittadinanza.

Cogliamo l’occasione per farvi i nostri più felici Auguri! Buone feste a tutti.

giovedì 26 novembre 2009

SAN PIETRO IN VINCOLI NUOVA SEDE DI PRODUZIONE TEATRALE - INTERVISTA AD UNA DELLE COMPAGNIE


GIORDANO AMATO FONDATORE E DIRETTORE ARTISTICO DE "IL MUTAMENTO ZONA CASTALIA" RISPONDE ALLE NOSTRE DOMANDE
Da quando vi siete trasferiti nella sede di San Pietro in Vincoli?
Il Mutamento Zona Castalia, Associazione di Cultura Globale, si è trasferito nello spazio di San Pietro in Vincoli a giugno 2009, in seguito alla concessione della Città di Torino e dell’Assessorato alla Cultura, con convenzione decennale.
Si tratta di un luogo estremamente suggestivo, la nostra sede si trova all’interno del cimitero tardo settecentesco di San Pietro in Vincoli, nell’ex cappella, adibita a spazio prove e spettacolo, sala agibile per 99 spettatori, dove pratichiamo attività laboratoriali, concerti, mostre, installazioni e naturalmente spettacoli.
Chi sono le compagnie che occupano questa sede e come siete riusciti ad organizzarla? avete spazi comuni?
Dividiamo la sede con A.C.T.I. Associazione Culturale Teatro Indipendente e con il Laboratorio Permanente di Ricerca sull’Arte dell’Attore, di Domenico Castaldo. Lo spazio si compone di due uffici, l’ex Cappella, spazio comune per le prove, dei sotterranei, utilizzati per allestimenti scenici e magazzini, del cortile con porticato.
Gli spazi teatrali sono utilizzati in comune, con turnazioni di lavoro distinte, mentre per quanto riguarda gli uffici ognuno ha il proprio spazio di lavoro.
Quali sono i vantaggi e/o le difficoltà nell'aver accettato di occupare questa sede?
Il vantaggio principale sta nell’avere un luogo fisico di lavoro nel territorio della residenza, in una zona della città in continuo mutamento e ricca di differenze culturali che diventano per i nostri progetti materiale di lavoro, essendo il nostro percorso artistico in costante dialogo con le esigenze del territorio e con le sue peculiarità. Tutte le iniziative della Residenza “Storie di altri mondi” hanno per centro il dialogo tra le diverse etnie, l’intercultura, la tolleranza razziale, l’inclusione sociale. Penso ad esempio al laboratorio teatrale “ L’Ascolto e l’Incontro”, giunto ormai alla sua quinta edizione, un percorso teatrale rivolto ai giovani di Porta Palazzo, che coinvolge attori professionisti, ragazzi del territorio e persone diversamente abili per l’integrazione sociale di persone appartenenti alle fasce più deboli.
Quali sono le attività che state programmando?
Le attività in programma sono moltissime, a partire da questo week end, quando si inaugurerà lo spazio dell’ex Cappella in San Pietro in Vincoli, con la presentazione di due importanti spettacoli, organizzati nell’ambito delle iniziative autunnali di STORIE DI ALTRI MONDI, in collaborazione con LINGUA MADRE.
Seguiranno diversi appuntamenti lungo l'arco dell'anno.
Pensate che il quartiere di porta palazzo e borgo dora sia stimolante per la vostra produzione? e che ricaduta può avere sul territorio la vostra presenza?
La Residenza si propone di stimolare la crescita culturale del territorio in cui opera , promuovendo una nuova cultura teatrale fondata su un rapporto aperto con la comunità. Come ben sapete, il territorio in cui operiamo presenta una varietà culturale e diverse condizioni sociali che ci spingono a progettare in funzione della realtà in cui operiamo, attraverso una specifica attenzione nei confronti dell’innovazione artistica.
Sono stati organizzati interventi organici e continuativi garantendo il coinvolgimento degli abitanti del territorio, sensibilizzati attraverso incontri e spettacoli nelle scuole con ragazzi e famiglie.
Grande attenzione è stata data ai percorsi dedicati al disagio vissuto dalle donne straniere, partecipanti ai nostri laboratori. Molte attività sono dedicate al disagio giovanile, esplorato e analizzato con l’obiettivo di riorganizzare il percorso con interventi in grado di prevenire e individuare precocemente comportamenti a rischio.
Ci si pone dunque come risorsa nei confronti del territorio, come luogo della sperimentazione di relazioni non stereotipate, stimolo per creare maggiore coesione tra gli abitanti di una comunità ad alta percentuale di immigrati, che attraverso la dimensione teatrale può entrare i dialogo con il resto della cittadinanza, aumentando un senso di appartenenza positivo al territorio.

lunedì 16 novembre 2009

UNA NUOVA MAPPA AL SERVIZIO DEL TERRITORIO

Da questo mese ci sarà uno strumento in più a servizio di Porta Palazzo e dei suoi abitanti: una mappa che raccoglierà e rappresenterà le principali criticità e problemi del quartiere e che, presentata ogni mese al Comitato Sicurezza di Porta Palazzo, contribuirà a leggere i cambiamenti, le difficoltà, le risorse del territorio e a programmare interventi e azioni.
Le segnalazioni dei cittadini, anche quelle che sembrano più piccole e banali, sono un servizio prezioso perché aiutano le istituzioni a conoscere e monitorare i fenomeni e a mirare gli interventi. Abbiamo iniziato a compilare le mappe insieme ad alcuni cittadini con i quali collaboriamo più strettamente, ma invitiamo tutti a venire direttamente da noi, dove troverete degli operatori che raccoglieranno la vostra segnalazione e vi intervisteranno per costruire insieme la mappa di Porta Palazzo: l'invito a passare da noi è veramente aperto a tutti, nessuno escluso!

giovedì 12 novembre 2009

LE MOSTRE ALLA CASERMA CAVALLI

Alcuni edifici sul territorio sono in attesa di destinazione e rischiano di essere sottoposti ad un lento degrado. Recuperarli e rifunzionalizzarli, in un'ottica di marketing territoriale, avrebbe un'importante ricaduta per lo sviluppo economico del quartiere di cui beneficerebbe l'intera comunità locale. E' il caso della Caserma Cavalli, l'ex Arsenale Militare a Borgo Dora che con un piccolo intervento di make-up in questi mesi sta ospitando alcune mostre temporanee. Ad ottobre la mostra sui mercati, in questi giorni le opere curate dal gruppo Artatwork, inserite nel calendario di Contemporary Art. Un'opportunità per il Borgo di accogliere gente nuova. Tante persone, persone che normalmente frequentano i circuiti culturali più affermati, persone che non hanno nascosto la sorpresa di poter ammirare questo splendido edificio e di passeggiare per il quartiere.
A dicembre è prevista un'altra esposizione di respiro internazionale, vi terremo aggiornati.

venerdì 9 ottobre 2009

FOOD MARKET FESTIVAL 9-10-11 ottobre


Porta Palazzo è anche il mercato anzi i mercati: quello quotidiano in piazza della Repubblica e quelli di Borgo Dora sede del mercato del Balon il sabato e del Gran Balon la 2° domenica di ogni mese.
I mercati per tradizione sono un'occasione di scambio di prodotti, di servizi, di informazioni e rapporti sociali.
Da anni accompagniamo le iniziazitive organizzate dalla Conservatorie delle Cucine del Mediterraneo per valorizzare questo patrimonio locale così vitale, e da domani ricominciamo a parlarne e a gustarne con questa quinta edizione di Food Market Festival che racconterà i prodotti della montagna. Un'occasione di contaminazione tra ambienti distanti: la montagna che incontra la pianura, ed entrambi che incontrano i prodotti dell’artigianato e delle manifatture.
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