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lunedì 17 maggio 2010

I colori di "In piazza s'impara". Intervista a TorinoFreeHands.


Questa settimana intervistiamo "Torino Free Hands nella persona di Federico Barazza. Il loro ruolo nel progetto “In piazza s’impara” è quello di vivacizzare la piazza, avvicinando passanti, bambini e adulti al loro momento di espressione artistica e creativa: la pittura informale su materiali di riciclo.
Cosa serve per godere di questo momento in una piazza urbana? Un po’ di tempere, dei pennelli, dei cartoni riciclati, persone disposte a mettersi in gioco con i colori e…. una guida spiritosa e coinvolgente come Federico.
Ma chiediamo meglio a lui di raccontarci chi sono i “TorinoFreeHands”, come si inseriscono nel nostro progetto e che legame hanno con piazza della Repubblica.

“I TorinoFreeHands sono un gruppo di amici che, a partire dal gennaio 2006, hanno cominciato a generare situazioni di libera espressione creativa. Non siamo un comitato, non siamo un’associazione. Siamo semplicemente una tribù urbana… e così amiamo definirci.Noi creiamo uno spazio di libertà di espressione, offriamo la libertà di partecipare a una situazione altra, di vivere un momento di creatività, di rappresentare su un foglio il proprio immaginario. Il gioco è semplice: un cerchio di fogli (di recupero), colori vari in piatti di plastica, pennelli e nient’altro. All’inizio c’è sempre un po’ di diffidenza intorno, ma tanta curiosità negli occhi di chi passa; poi ad un tratto un primo coraggioso decide di lasciarsi andare, di lasciare un messaggio impresso su un foglio, sia esso un disegno o una scritta, in arabo, cinese o italiano. Sia esso un bambino, un signore, un ragazzo o una mamma, chiunque si fermi a creare qualcosa partecipa insieme a tutti gli altri suoi compagni a un gioco senza regole, nè vinti o vincitori. Un gioco in cui ognuno è libero di esprimere la propria persona senza paura di essere giudicato.”

Federico, il vostro ‘intervento artistico’ha sicuramente un valore didattico, che completa il valore umano. Quale potrebbe essere secondo voi?
“Il valore didattico del nostro lavoro artistico è quello della convivenza civile, una sorta di educazione alla cittadinanza, sensibilizzazione e coscientizzazione verso la cultura della mondialità per ribadire l’appartenenza ad una comunità planetaria, per ricordare l’’insensatezza dell’indifferenza, della  paura, del razzismo che pervadono ancora molti ambienti della nostra società. Il valore aggiunto è la partecipazione. La condivisione dei materiali e l’assenza di gerarchie verticali sono il  fondamento della responsabilità  individuale e civile che ognuno dovrebbe coltivare. Noi vorremmo essere semplicemente una metafora di tolleranza, di accoglienza, d’integrazione e partecipazione democratica.”

La domenica mattina, nel contesto che si crea intorno a “In piazza s’impara”, chi partecipa maggiormente a questo momento creativo?
“Tutti! Gli adulti immigrati più o meno giovani, maggiormente marocchini, ma non mancano anche i cittadini di altre nazioni. Vi partecipano moltissimi uomini sui 30/40 anni.”

Crediamo che questo momento serva ad aggregare, in modo informale, i soggetti che a vario titolo passeggiano in piazza della repubblica la domenica mattina: sia perché studenti del progetto, sia perché passanti curiosi di capire che cosa offre loro il quartiere.

Grazie Federico!


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domenica 25 aprile 2010

IN PIAZZA S'IMPARA A CONOSCERSI! INTERVISTA A DUE STUDENTESSE CONGOLESI CHE STUDIANO IL CINESE.

Questa domenica torniamo a focalizzarci sugli studenti della piazza e ci accorgiamo di avere un gazebo di lingua cinese frequentato da due studentesse molto particolari: Ayo, una mamma congolese, e Dyana, sua figlia! La curiosità ci pervade, quindi facciamo qualche chiacchiera insieme a loro.


Ciao Ayo. E’ la prima volta che siete in piazza della repubblica per seguire un corso di lingua?
E’ qualche domenica che veniamo in piazza. Abbiamo letto un articolo sul giornale in cui si raccontava di “In piazza s’impara”. Noi veniamo da un paese in provincia di Torino tutte le domeniche mattina, proprio per seguire il corso di lingua cinese. Siamo tornate anche oggi perché l’insegnante, Vittorio Patrucco, insegna con semplicità.


Come mai, Ayo, avetescelto di studiare la lingua cinese?
Perché ci affascina ma è anche difficile. In realtà è mia figlia Dyana che è interessata al corso più di me… io la accompagno la domenica e, così, lo seguo anch’io.

Dyana tu quanti anni hai? E cosa pensi di questa piazza?

Io ho 19 anni. Questa è una bella esperienza e vengo a studiare il cinese soprattutto perché credo che, essendoci molti cinesi nel mondo, prima o poi la loro lingua diventerà diffusa quanto l’inglese… quindi è importante conoscerla.

Ma che valore ha, oggi, avvicinarsi alla conoscenza di una nuova lingua? Qual è il motivo per cui molte persone vengono in questa piazza la domenica mattina per studiare l’arabo, il cinese, l’italiano o il rumeno?
Ayo: Tutto questo serve a capire che le lingue sono per tutti e capirsi è più semplice quando si conosce il linguaggio dell’altro. L’ignoranza è una brutta malattia!! Integrarsi agli altri è cosa molto bella. Il valore è uscire dall’ignoranza. Inoltre imparare una lingua, o qualcosa di nuovo, non serve solo agli stranieri ma anche agli italiani stessi.


Questa testimonianza per noi assume un valore importantissimo, sia perché viene ribadito che la lingua è in grado di andare oltre se stessa, diventando medium di partecipazione e conoscenza, sia perché la mescolanza di persone nella loro diversità culturale è un modo per non aver più paura dell’altro. Si diffida delle cose che non si conoscono… ed è proprio per evitare ciò che due donne congolesi, che vivono in Italia, decidono di studiare il cinese!



giovedì 18 marzo 2010

IN PIAZZA S'IMPARA 4°EDIZIONE PRIMAVERILE

Con l'inizio della primavera riprendono le lezioni della 4° edizione di In piazza s'Impara. A partire dal 21 marzo fino al 30 maggio, tutte le domeniche dalle 10,30 alle 13 in piazza della Repubblica si potrà socializzare conoscendo altre culture, imparare l'arabo, il cinese, l'italiano o il romeno, ascoltare fiabe, divertirsi con le ombre cinesi e le danze tradizionali, scoprire i tesori del Museo di Arte Orientale.


Per saperne di più e leggere il programma completo

mercoledì 24 febbraio 2010

GIOVANI, GIORNALISTI, MIGRANTI

Il 4 febbraio abbiamo avuto il piacere di ospitare un gruppo internazionale di giovani giornalisti (provenienti dalla Francia, dal Senegal e dal Burkina Faso) che ci ha intervistati su Porta Palazzo, sulle sue dinamiche e sulle sue progettualità: per noi è stata una bella occasione per raccontare il nostro quartiere e i suoi abitanti a professionisti curiosi e interessati e confrontarci su dinamiche, come quella migratoria, che attraversano tutti i Paesi.
I giornalisti facevano parte di “Jeunes, reporters, migrants” (“Giovani, giornalisti, migranti”), un progetto che ha l’obiettivo di formare i partecipanti sulle tecniche del giornalismo partecipativo e di costruire un'occasione di confronto tra giovani italiani e giovani migranti. Il progetto prevede la realizzazione di un workshop che inizierà a metà marzo, con incontri settimanali presso il Centro per il Protagonismo Giovanile El Barrio e durerà fino a metà giugno producendo reportage da pubblicare sul sito del progetto.
A settembre sono inoltre previsti quattro scambi internazionali a Torino, Parigi, Louga e Ouahigouya per il confronto delle esperienze dei quattro gruppi e la diffusione dei risultati.
Il progetto è realizzato da: CISV, Istituto Paralleli, Città di Torino - Settore Cooperazione Internazionale e Pace e Co.co.pa in collaborazione con El Barrio nell’ambito di Your Time Torino 2010.

Ulteriori informazioni le potete trovare sul sito: www.elbarrio.it

giovedì 28 gennaio 2010

RICERCHIAMO VOLONTARI!

Per il progetto “In Piazza s’impara” stiamo cercando volontari disposti ad insegnare la lingua italiana ai nuovi cittadini migranti di questa città.

Il progetto è un appuntamento importante per il quartiere e i suoi abitanti: la domenica in piazza le persone si incontrano, le lingue si intrecciano, le culture si contaminano; è possibile frequentare assiduamente le lezioni di lingua o anche solo fermarsi ad ascoltare e guardare, si può partecipare ai laboratori proposti o avere informazioni allo speaker corner.

Per la prossima edizione, che inizierà nella seconda metà di marzo, stiamo cercando volontari per l’insegnamento della lingua italiana. I volontari saranno seguiti e formati da alcune docenti esperte nell’insegnamento dell’italiano per stranieri. L’impegno che chiediamo è la disponibilità di un paio d’ore per alcune domeniche mattina a partire da fine marzo e fino a fine maggio.

Se siete interessati a diventare volontari contattateci entro il 14 febbraio al numero di telefono 011/5216242 o scrivendo a gate@etabeta.it, inpiazzasimpara@gmail.com

Se invece volete saperne di più sul progetto cliccate qui

mercoledì 2 dicembre 2009

INTERVISTA A XJ BIN, INSEGNANTE DI LINGUA CINESE PER "IN PIAZZA S'IMPARA"

La 4° edizione di In piazza s'Impara si è conclusa domenica 29 novembre con una grande festa in piazza della Repubblica.
Vi diamo quindi appuntamento in primavera per la nuova edizione e vi salutiamo lasciandovi in compagnia di Xj Bin, uno degli insegnanti di lingua cinese, da noi intervistato.

Ciao Xj Bin, tu lavori come volontario insegnando lingua cinese per il progetto "In piazza s'impara" da diverso tempo. Da quanto esattamente?
Da diciotto mesi.
Come sei arrivato in piazza?
Perché conoscevo il primo professore Vittorio, ero uno studente. Sapevo che c’erano questi corsi di lingue in piazza.
Cosa ti ha portato in piazza?
Questa attività, questo lavoro; forse la parola lavoro non è quella giusta. E' molto interessante, è un gioco, mi piacciono gli italiani che studiano la lingua cinese e poi posso aiutare un po’.
Che cosa ti piace di "in piazza s'impara"?
S'impara! Diversi colori, diverse sfumature, la gente che inizia a studiare le diverse culture; è molto utile per la comunicazione, conosco molti amici qui.
Ci sono delle somiglianze tra questa piazza e la piazza in Cina?
La piazza in Cina è molto diversa. Ci sono molti fiori, alberi; la maggioranza dello spazio è vuoto, c’è solo la terra e i sassi, solo se c’è una festa si riempie gente.
Ogni anno c’è una festa dove si fa musica e una dove ci sono dei libri. Alla sera invece la piazza è piena di gente: alle famiglie piace fare una passeggiata.
Cosa ti piace di Porta Palazzo?
Il mercato, questo progetto; se ho tempo libero mi piace passeggiare qui.
Grazie Xj Bin per il tuo contributo in questo progetto e per il tuo impegno per il quartiere.

mercoledì 18 novembre 2009

IN PIAZZA S'IMPARA CON IL MUSEO DEL CINEMA


Siamo orgogliosi di invitarvi alla proiezione che il Museo Nazionale del Cinema realizzerà domenica 22 novembre durante l'appuntamento con In Piazza S'impara.
Il Museo è uno dei partner che da anni contribuisce al successo del progetto portando i suoi laboratori e le sue idee in piazza, coinvolgendo grandi e piccini per avvicinarli attraverso progetti culturali di forte impatto.
Domenica il Museo del Cinema sarà presente in Piazza della Repubblica, a partire dalle ore 11,00 con la proiezione di alcuni cortometraggi realizzati all'interno del Progetto Europeo "Museums as Places for Intercultural Dialogue". Un progetto finalizzato alla realizzazione di azioni concrete coinvolgendo le comunità di cittadini immigrati e sfruttando il potenziale dei musei come luoghi di dialogo interculturale.
Ci piace pensare che due luoghi apparentemente così lontani, la piazza di un mercato e un museo, si scoprano così vicini perché entrambi luoghi di incontro e di dialogo tra persone e comunità.
Prossimamente sul nostro blog saranno visibili i video.