giovedì 3 dicembre 2009

UN INCONTRO CON I SERVIZI SOCIALI


Apriva la fila una bimba di 4 mesi di nome: Good Luck, l’auspicio era ottimo e tutte le donne dietro di lei, circa una quindicina tra italiane ed africane, lo hanno colto.
Sono arrivate tutte, miracolosamente puntuali, per partecipare all’incontro con le referenti dei Servizi Sociali della Circoscrizione VII.
L’idea di questo appuntamento si è strutturata nel tempo poiché, attraverso il confronto con alcune associazioni del territorio che si occupano soprattutto di donne, è emerso come molte problematiche attinenti il mondo delle donne, e quindi dei loro figli e delle loro famiglie, fossero di competenza dei Servizi Sociali ma non potessero giungere in quegli uffici perché intorno ad essi “si raccontavano” molte brutte esperienze.
E’ su questo nostro input che Paola Lombardi e Lara Gastaldi hanno accettato, con l’approvazione della loro Dirigente Paola Mollo, di incontrare delle donne significative per le loro storie o per il loro ruolo su questo territorio.
In cerchio, mentre ci si passava il the, Paola e Lara hanno raccontato come funziona il loro Servizio di Lungo Dora Savona: la prima accoglienza, l’eventuale presa in carico, il percorso, la trasparenza.
Ancora: per cosa ci si deve rivolgere ai Servizi Sociali e su cosa invece questi non hanno competenza (ad es. i servizi si occupano di problemi economici e di rapporti tra genitori e figli o di difficoltà tra marito e moglie, ma non possono “dare” casa e lavoro…).
E poi, di petto, la questione più dolorosa: il perché è un’assoluta “falsa credenza” che gli Assistenti Sociali portino via i bambini dalle loro famiglie come e quando pare a loro, che non basta aver perso il lavoro o essere in una situazione di disagio per vedersi allontanare i figli, che i servizi, come dicono le leggi, devono proporre aiuti e sostegni alle famiglie ma quando gli adulti non sono in grado di tutelare e collaborare per la tutela dei loro figli sono obbligati a scrivere al Giudice dei minori, che può decidere che il minore deve essere allontanato dalla sua famiglia. …il tema non è semplice, qualcuno dei presenti riporta una “brutta” storia in cui l’incontro tra l’assistente sociale e una famiglia non ha proprio funzionato. A questo proposito Paola risponde che ciascun operatore del servizio, che è un professionista ma anche una persona, lavora con il massimo impegno individuale ma è parte di un’organizzazione più grande, il servizio, in cui si lavora in gruppo , in cui sono presenti responsabili, disponibili al confronto, a chiarire insieme le situazioni di difficoltà.
Good Luck ormai dormiva. E’ tornata a casa insieme alle altre donne presenti all’incontro che ci hanno lasciato un sorriso e la convinzione che la fiducia costruita sulla conoscenza della realtà e delle persone possa essere la vera chiave per vivere positivamente un territorio.

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